Energia, virtuosismo, humour, passione, tecnica, incanto: all’Ariston sbarca la magia dei Pilobolus Dance Theatre. La storica compagnia di danza statunitense aprirà la serata di mercoledì 11 febbraio, in un’esibizione che si preannuncia come l’evento culturale del festival di Sanremo, al via martedì 10 febbraio.
Nato nel 1971, negli anni della contestazione giovanile, il gruppo dei Pilobolus – nome preso a prestito, non a caso, da un minuscolo fungo allucinogeno – ne ha sviluppato i temi legati alla libertà espressiva, alla trasgressione, alla provocazione: la loro particolarità è sfruttare la sinuosità dei corpi per riprodurre nuovi soggetti e situazioni con l’aiuto delle luci, delle ombre e della musica, puntando su improvvisazione e creatività. Fondata da Jonathan Wolken e Moses Pendleton (che qualche anno più tardi avrebbe dato vita ai Momix), la compagnia ha accolto poi Lee Harris e Robby Barnett e ancora Alison Chase e Martha Clarke, tutti interpreti e coreografi. Dai Pilobolus nel tempo si sono sviluppate altre compagnie, oltre ai Momix, che ne hanno rilevato in parte i titoli: l’ISO diretta da Daniel Ezralow e la Crownsnest diretta dalla Clarke.
Nel 1996 i Pilobolus hanno fondato una nuova compagnia, la Pilobolus Too, che si esibisce in teatri più piccoli presentando un programma composto di assoli e passi a due. In oltre 40 anni di vita, i Pilobolus – che hanno sede a Washington – hanno collezionato numerosi premi internazionali e hanno continuato a sviluppare e affinare le loro tecniche, fino a vantare un repertorio di oltre cento coreografie.