Roberta Capua ex Miss Italia, bellezza mediterranea e raffinata, modella, attrice e conduttrice televisiva con una grande personalità. Nella sua carriera si è sempre distinta per la sua bellezza, bravura e la grande umiltà d’animo. Dopo la sua vittoria, ha iniziato sfilando per Giorgio Armani, principio di innumerevoli successi. Conduttrice di tantissimi programmi televisivi: “In famiglia”, “Unomattina”, “Buona Domenica”, “Tutti pazzi per i reality”, “Sei un mito”, “I fatti vostri”, “Fantastica italiana” e tanti altri programmi, con i quali ha sempre fatto compagnia a tutti i telespettatori con grande simpatica e savoir faire. Con la nascita di suo figlio, decide di allontanarsi per un po’ di anni dal mondo televisivo facendo, ritorno poi, come concorrente in tre puntate del game show “Caduta libera” condotto da Gerry Scotti, poi “Reazione a catena” condotto da Amadeus ed infine, la partecipazione a Celebrity Masterchef nel 2017, aggiudicandosi la vittoria in maniera impeccabile.
Ho avuto modo di chiacchierare a tu per tu con Roberta.
Sei al timone del programma insieme a Gianluca Mech in onda su La7, ogni domenica con la seconda edizione dell’ ”Ingrediente perfetto”. Come ti trovi lavorare insieme a Gianluca Mech?
Gianluca è una persona eccezionale. Di una dolcezza unica, simpatia e generosità. C’è stato subito un buon feeling quando abbiamo iniziato a lavorare insieme sempre su La7. Facevamo un altro programma di salute e di benessere, affinando già una grande sintonia. L’idea di tornare poi in video insieme a lui è stato da subito entusiasmante: parlare di quello che è il suo mondo, l’alimentazione. Sono un’amante della cucina , lui è un’amante della salute in cucina e quindi ci siamo trovati.
Qual è il tuo “ingrediente perfetto” in cucina?
L’amore che si mette in tutto ciò che si fa: al di là di quello che si cucina, che si prepara, va fatto con dedizione e amore, soprattutto in questo momento. Nel mio caso la cosa che amo quando cucino è il piacere della convivialità cioè di poter condividere con gli amici, con le persone care il momento della tavola, creare una bell’atmosfera, apparecchiare una bella tavola. Ovviamente ora questo non è più possibile, per il momento.
Quali sono altri progetti futuri?
Per il momento no. Andremo avanti sicuramente per tutta la stagione. Siamo andati in onda fino a Luglio, quest’anno, poi ci siamo fermati soltanto ad Agosto, cosa inconsueta perché generalmente a Giugno i programmi finiscono e poi riprendono. Invece dopo il lockdown abbiamo voluto dare un segnale anche ai telespettatori di esserci. Un bell’impegno ma sempre con la passione che ci contraddistingue. Soprattutto in questo periodo storico particolare: credo che oggi l’atmosfera faccia la differenza. Moltissimi telespettatori cercano, quando accendono la tv, un momento di svago, dove non ci siano tensioni. Nel posto dove registriamo, ci sono quelle due finestre attraverso le quali si intravede la campagna; diverso da tanti altri programmi di cucina, cerchiamo di ricreare un’ambiente familiare. Molti pensano che sia casa mia.
Come stai vivendo questo periodo storico difficile e surreale?
Con ansia e apprensione per ciò che avviene sia dal punto di vista sanitario e sia da quello economico, per il paese. Tutto ciò che ne consegue. Ci atteniamo alle regole. Non è facile perché purtroppo non vedo una soluzione, una risoluzione a breve termine. Tutto questo un po’ mi scoraggia; ci sono dei giorni in cui mi sento avvilita. A volte mi ripropongo di non guardare i notiziari, di cercare invece la leggerezza.
Ex Miss Italia, modella e conduttrice televisiva. Qual è il ricordo che porti più nel cuore della tua carriera?
E’ difficile scegliere. Sicuramente la mia prima sfilata che ho fatto per Giorgio Armani, per la linea Emporio Armani, ricordandola sempre come il coronamento di un sogno. Avevo vinto Miss Italia da poco, volevo fare la modella e fui chiamata dallo stesso Giorgio Armani per sfilare: vedere lui, conoscere lui per fare una cosa così prestigiosa è un ricordo che porto sempre con me. Ho fatto tantissime cose importanti ma questa è stata la prima. In ambito televisivo ogni trasmissione, ogni produzione, per quanto mi riguarda, ha portato con sé dei ricordi, delle esperienze, delle cose indelebili. La prima puntata di “Uno Mattina”: quando ho sentito quella sigla caratteristica, quello stacchetto caratteristico che avevo sentito per tanti anni da casa. Mi sono emozionata molto pensando che in quel momento mi trovavo proprio io lì…era una cosa che guardavo da casa.
Hanno mai cercato di dissuaderti dalla carriera televisiva? Se non avessi fatto questo lavoro, cosa avresti scelto?
Quando ero bambina pensavo di voler fare l’avvocato come mio padre. Per emulazione più che altro. Oggi, con il senno di poi, non credo sarebbe stata la mia strada. Qualcuno che abbia cercato di dissuadermi no; qualcuno che mi abbia messo in guardia sulla difficoltà di un certo tipo di percorso si invece: dove non c’è alcuna certezza, dove c’è una grandissima competitività. A partire dai miei genitori a molte persone sagge che ho incontrato durante il mio cammino, dicendomi di rimanere con i piedi per terra, cercare di essere consapevole del fatto che oggi si lavora, domani chissà. Di essere oculata. Mi è servito soprattutto nei momenti bui quando ho deciso di fermare il lavoro quando è nato mio figlio.
Hai lavorato con Fabrizio Frizzi. Manca a tutti moltissimo. Racconta un aneddoto, un ricordo con lui.
Fabrizio è una persona speciale. Per me è come se fosse ancora qui: una persona davvero straordinaria, speciale come ce ne sono poche. Avevo un rapporto bellissimo con lui: ci ritrovavamo tutti gli anni a Dicembre a fare una serata di beneficenza a Roma. Mentre i vari artisti si esibivano, dietro le quinte, ci scambiavamo tutte le confidenze personali e lui mi raccontava di sua figlia, della felicità che aveva portato nella sua vita, il suo desiderio di sposare Carlotta; sentiva l’esigenza di sposarla. Conservo ancora un suo sms che non cancellerò mai dal mio telefono nel quale mi scrisse: “stella gattona”. Voleva condividere con me la gioia di un padre che vede la propria figlia gattonare. Un uomo veramente di qualità, non solo l’unica a pensarlo.