Matilde Gioli, l’attrice di Doc Nelle tue mani, ha rilasciato un’intervista, in cui ha raccontato il suo lavoro, la passione per i cavalli, l’amore per Alessandro e l’eventuale maternità.
L’attrice Matilde Gioli sta vivendo un momento molto intenso, sia dal punto di vista lavorativo e sia da quello sentimentale. Ha raggiunto la sua popolarità, grazie al ruolo interpretato in Doc – Nelle tue mani. Nell’intervista rilasciata a Vanity Fair, ha raccontato di aver raggiunto un certo equilibrio tra carriera e vita privata, soffermandosi anche sull’argomento inerente alla “maternità”:
“Ho semplicemente trovato il mio centro. E non è il lavoro”.
Matilde Gioli rompe il silenzio, la passione per i cavalli e l’amore per Alessandro
Durante l’intervista, Matilde Gioli si è lasciata andare ad alcune confessioni, tra cui la passione per l’equitazione, l’amore per il suo fidanzato Alessandro e la voglia di maternità:
“Il mio stallone di nome Nadador, l’uomo della mia vita di nome Alessandro, e certe nubi dentro che non sono sparite ma adesso sono meno cariche di pioggia”.
Inoltre, ha raccontato del periodo dell’adolescenza, in cui ha cercato di tenere a bada “il senso di inferiorità”, anche grazie all’equitazione:
“È dall’adolescenza che tengo a bada il senso di inferiorità, il tarlo di valere meno degli altri. Ci sono stati momenti in cui quel tarlo ha scavato gallerie e momenti in cui si è limitato a piccoli fori”.
Ed ha proseguito, soffermandosi nel giorno in cui ha deciso di iniziare a frequentare un maneggio per prendere parte ad un film in cui serviva un’attrice che sapesse andare a cavallo:
“Tutto è iniziato con i Moschettieri del Re. Io non avevo mai cavalcato prima, forse una volta un pony da piccola. Siccome non volevo usare la controfigura, e in più avvertivo un certo richiamo verso quel mondo, ho iniziato a frequentare un maneggio per imparare almeno le tre andature che mi sarebbero servite per la parte. La sera tornavo a casa con addosso l’odore del fieno e una pace che non avevo da tempo, dalla morte di mio papà, che un tumore si è portato via mentre giravo con Virzì. Lì per lì non credevo però che il merito fosse dei cavalli. Mi dicevo: “Si vede che, dopo tanta terapia, all’improvviso scatta il clic e si sta meglio”. Finite le riprese, smesso di frequentare il maneggio, la pace è svanita. Ma ormai non potevo più rinunciarci”.
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La storia con Alessandro Marcucci
L’equitazione per Matilde Gioli rappresenta una parte fondamentale della sua vita. In cui, non solo ha trovato la serenità, ma anche l’amore. Infatti, proprio grazie alla sua passione, ha incontrato il suo compagno, Alessandro Marcucci, con il quale è legata dal 2021 e che considera “l’uomo della mia vita”:
“Era il 2021, vivevo ancora a Milano e stavo a Roma per le riprese di Doc 2, un weekend ero troppo stanca per tornare a casa e andare al mio solito maneggio. Volevo comunque montare. Ho cercato su Google un posto nelle vicinanze e chiamato il primo risultato che mi è apparso. Mi ha risposto lui: “Oggi c’è una passeggiata alle 11”. Mi sono presentata da sola. Non sapeva chi fossi, glielo hanno detto i suoi collaboratori. È stato amore a prima vista. Ho dovuto fare io il primo passo. E il primo bacio è arrivato dopo un mese”.
Il matrimonio e la maternità
Nei mesi scorsi, però, ci sono state alcuni voci di corridoio che vedevano Matilde Gioli in crisi con Alessandro. Rumors, peraltro, smentiti, poiché la stessa attrice, successivamente, aveva postato sui social, una foto proprio insieme al fidanzato. Ad ogni modo, la Gioli sarebbe pronta per fare il cosiddetto “grande passo” e indossare l’abito bianco:
“Per lui pubblico troppo anche adesso. Sono pronta a fare io la proposta di matrimonio se non me la farà presto Ale. Sto temporeggiando perché è criptico e non vorrei privarlo di un gesto a cui tiene”.
Per quanto riguarda, invece, l’eventuale possibilità di avere dei figli, l’attrice ha risposto senza girarci troppo intorno, spiegando di avere “un senso materno fortissimo”:
“Apriamolo, sono pronta anche per loro. Ho un senso materno fortissimo da quando, fin da ragazzina, mi prendevo cura dei miei due fratelli più piccoli. Non mi tirerei indietro nemmeno di fronte a un’adozione. Grazie al mio lavoro sono indipendente e voglio continuare a esserlo. La cosa triste è che, quando affronto l’argomento figli con amici e colleghi, nel 90% dei casi il consiglio è di lasciar perdere, di aspettare. È frustrante questo mood”.