Il Graffio

INTERVISTA ESCLUSIVA A DAVIDE MATTIOLI:”HO VINTO SEI DISCHI DI PLATINO IN REPUBBLICA CECA E UN OSCAR IN RUSSIA”

Davide Mattioli, Jalisse

Partire dall’Italia e andare in Repubblica Ceca a fare il pizzaiolo. Sembra una storia come tante e invece quella di Davide Mattioli, quarantaquatrenne, marchigiano di Fano, ha il sapore magico di chi vive costantemente in un sogno. Ma dietro il sogno c’è la realtà di quattordici anni di successi, sei dischi di platino, un Oscar musicale in Russia e tanti riconoscimenti. Davide, un’autentica forza della natura, ha conquistato il pubblico dell’est remixando e cantando pezzi dei più famosi cantanti italiani e successivamente ha saputo costruirsi un suo repertorio avvalendosi di grandi collaborazioni.Il pubblico lo osanna, i giornali parlano di lui, Davide è sempre un vulcano di idee ma ha trovato tempo anche per l’amore e per il futuro ci sono progetti allettanti, come ci racconta lui stesso parlandoci del suo straordinario successo.

 

Davide, 44 anni da Fano, nella tua vita sei stato carabiniere, pizzaiolo, ma la tua più grande passione è sempre stata la musica e il mondo dello spettacolo! E’ vero che hai iniziato a scrivere canzoni a 13 anni?

E’ vero l’Arma ha fatto parte del mio iniziale percorso di vita e lavorativo ma per una strana legge dei primi anni 90 sono dovuto a malincuore uscire da quel mondo, ma con me c’era la musica e a dire il vero ho iniziato a scrivere testi a 11 anni”.


Come mai tanti anni fa hai deciso di trasferirti in Repubblica Ceca? Ti saresti mai immaginato che la tua vita sarebbe cambiata così?

"Non avrei mai immaginato che la mia vita potesse prendere questa direzione. La sera suonavo con il mio amico Peter lungo la costa adriatica e quindi anche a Fano, la mia città. Nel 1995 conosco la Repubblica Ceca come turista e sempre in quell'anno finiva il mio matrimonio. Questa nazione mi è subito piaciuta e sono tornato anche l'anno seguente fino a che nel '97 un ristoratore napoletano quasi scherzando mi chiede di trasferirmi perchè mi avrebbe insegnato a fare il pizzaiolo per poi aprire un locale insieme. Ovviamente la mia priorità erano la famiglia, gli amici e non avrei mai lasciato Fano e invece non so cosa successe ma nel febbraio '98 lascio l'Italia e mi trasferisco in Repubblica Ceca".

Sembrava una normale esperienza all’estero, come tante e invece raccontaci cosa è successo

"Ricordo ancora che sono partito l'11 febbraio. I primi mesi sono stati davvero difficili e proprio per non pensare alla mancanza degli affetti andavo spesso in uno studio di registrazione a sfogare ogni mio stato d'animo nella musica. Un bel giorno proprio in quello studio arriva il direttore della EMI con una delle più importanti cantanti ceche, Ilona Csakova. Ecco che mentre il tecnico mixava una mia canzone, il dirigente della major blocca tutto e mi fa contattare tramite un interprete dell'Ambasciata per propormi un duetto e un album con questa star dell'est Europa.  Da lì mi ritrovo a vivere un sogno che dura ancora oggi. Arrivano il primo contratto, i primi eventi, le interviste,  il pubblico che diventa sempre più numeroso e sempre più  grandi sono le  soddisfazioni."

Sappiamo che negli anni hai raccolto numerosi riconoscimenti. Ce ne vuoi parlare?

"Ho vinto sei dischi di platino con il Trio Damichi che è nato nel 2003 ed è composto oltre che da me da Michael David, il Vasco Rossi dell'Est e da Chiara Grilli, una ragazza di Cagli. In carriera ho venduto più di duecentomila dischi".

Recentemente hai vinto un Oscar per la musica in Russia. Che emozione è stata?

"Tutto è successo un mese fa. Ho ottenuto questo ambito riconoscimento a Sanpietroburgo come miglior progetto dell'anno. E' stata un'emozione unica da condividere con il mio amico Andrea Andrei con il quale  formo il duo Insieme, abbiamo creato una sorta di Antonio e Marcello e siamo al secondo cd".

Quanto è stato importante per il tuo successo il tuo carattere e la tua determinazione? Quale è il tuo rapporto con la fortuna?

"Sono sicuramente una persona molto solare e questo mi aiuta molto, tanto è vero che non ho mai avuto problemi a instaurare rapporti con gli altri. Certo poi l'amicizia è un'altra cosa. La fortuna è stata fondamentale nel mio percorso altrimenti non sarei qui a raccontarmi, ma è una componente che devi saper anche mantenere".

E le riviste e il gossip come si comportano con te?

"I giornali, le riviste ci sono state negli anni, soprattutto per la musica, ma a volte anche per scrivere cose non vere. Come ad esempio essere visto con due bicchieri in mano e sentirsi dire ecco il classico italiano. Ma fa parte del gioco".

Il tuo pubblico ti segue numeroso e ti è sempre vicino. Quanto è importante per te il calore dei fan?

 "Il rapporto con il pubblico è come la placenta per un bimbo. Puoi essere Renato Zero, i Pooh o Sting ma senza chi compra il tuo cd o senza chi acquista il biglietto per vederti cantare, sei come un fornaio, un gelataio, un benzinaio. Nel senso che farei un altro lavoro. Io ho sempre curato il rapporto con i miei fan , disprezzo le star che sul palco sono una cosa e scesi fanno i divi".

Cosa ne pensi della musica italiana e della tv italiana? Ti capita mai di vedere qualche programma Rai o Mediaset?

"Mi piaceva guardare la tv ma poi è diventata una tragedia. Tutti reality e programmi non veri, dove si vede da un miglio che c'è finzione. Davvero un certo tipo di tv non la sopporto. Per quanto riguarda la musica, sicuramente sta crescendo e abbiamo il nostro peso a livello internazionale. Abbiamo voci, testi e musiche fantastiche".

Com' è la tua vita in Repubblica Ceca? Hai trovato anche l’amore?

"Qui la mia vita non è mai monotona e vivo tutto con grande adrenalina da quasi quindici anni. Sono sposato e ho una bimba bellissima, di 7 anni che si chiama Valentina".

Quali sono i progetti per il futuro? 

"Stiamo preparando un cd dove ci sarà la partecipazione dei Jalisse, un duo nella vita privata e professionale come pochi, che ho avuto la fortuna di conoscere durante la festa di presentazione del mio ultimo lavoro e da lì è nata l'idea di fare qualcosa inseme. E io ed Andrea non vediamo l'ora".

Pensi mai di tornare in Italia?

"Lo sogno ogni notte, che ti devo dire di più!".

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